Portami il girasole

Portami il girasole ch’io lo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino, e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti del cielo l’ansietà del suo volto giallino. Tendono alla chiarità le cose oscure. si esauriscono i corpi in un fluire di tinte: queste in musiche. Svanire è dunque la ventura delle venture. Portami tu la…

October

3. Snow had fallen. I remember music from an open window. Come to me, said the world. This is not to say it spoke in exact sentences but that I perceived beauty in this manner. Sunraise. A film of moisture on each living thing. Pools of cold light formed in the gutters. I stood at…

Ce n’ho abbastanza

Ce n’ho abbastanza per comprarmi una bottiglia di vodka un chilo di arance un amburg il pane tondo una birra un pacchetto di marlboro. E poi mangio l’amburg col pane tondo tostato e bevo la birra e fumo la marlboro e poi spremo due arance con la vodka. E poi esco e incontro la più…

Esercizio del trasloco

Il tempo qui non è stato che un pezzo di cartone, un sobbalzo. La porta si chiude per l’ultima volta. Il fascio di forze domestiche il genio del luogo saluto ora con ringraziamento. A tutto ciò che tace perfettamente e che sempre qui dentro ha taciuto a ciò che non appare in questa casa vuota…

Le belle lettere

A Eraldo Affinati I polpastrelli premuti sulla terra battuta, la combustione degli istanti liberata in uno scoppio nel corpo lanciato verso cento metri che non finiscono più che sono già finiti, i lunghi ritorni a casa, estenuanti, dove qualcosa dentro noi andava puntellato nella desolazione, per catturare il mondo in un dettaglio, come guardato attraverso…

I cani romantici

A quel tempo avevo vent’anni ed ero pazzo. Avevo perso un paese ma guadagnato un sogno. E se avevo quel sogno il resto non importava. Nè lavorare, nè pregare, nè studiare all’alba insieme ai cani romantici. E il sogno viveva nel vuoto del mio spirito. Una stanza di legno, in penombra, in uno dei polmoni…

Disattenzione

Ieri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domanda, senza stupirmi di niente. Ho svolto attività quotidiane, come se ciò fosse tutto il dovuto. Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro, incombenze, ma senza un pensiero che andasse più in là dell’uscire di casa e del tornarmene a casa. Il…

Le cose che non facciamo

Mi piacciono le lingue che vorremmo parlare e sogniamo di imparare l’anno prossimo, mentre ci sorridiamo sotto la doccia. Ascolto dalle tue labbra quei dolci idiomi ipotetici, le loro parole mi riempiono di stimoli. Mi piacciono tutti i propositi, dichiarati e segreti, che disattendiamo insieme. È questo che preferisco della vita a due. La meraviglia…

#What can I hold you with?

What can I hold you with? I offer you lean streets, desperate sunsets, the moon of the jagged suburbs. I offer you the bitterness of a man who has looked long and long at the lonely moon. I offer you my ancestors, my dead men, the ghosts that living men have honoured in bronze: my…

#Poema

Ti amo per ciglia, per capello, t’impugno in candidi androni dove non s’avventurano i giochi della luce, questiono ogni tuo nome, ti strappo con premura di cicatrice, ti immergo nei capelli ceneri di lampo e nastri addormentati dalla pioggia. Non voglio che tu abbia una forma, che tu sia scrupolosamente ciò che arriva dopo la…

#Per Tess

Giù nello Stretto le onde schiumano come dicono qui. Il mare è mosso e meno male che non sono uscito. Sono contento d’aver pescato tutto il giorno a Morse Creek, trascinando avanti e indietro un Daredevil rosso. Non ho preso niente. Neanche un morso. Ma mi sta bene così. È stato bello! Avevo con me…

#Salita

Questa tua mano sulla roccia fiorisce: non abbiamo paura del silenzio.   Immenso grembo la valle spegne l’ansia di lontane valanghe, fumo lieve sulle pareti nere.   Si accendon le tue dita sulla pietra alte afferrando orli di cielo bianco: non abbiamo paura del deserto.   Andiamo verso il Sorapis: così soli verso l’aperto altare…